Zona d'ombra - Una scomoda verità è un titolo troppo blando. Non rende il senso vero di un film coraggioso. Qui si parla di “Concussion” (questo il titolo originale), di “commozione cerebrale”. Per chi ama il football è un colpo al cuore. La spettacolarità dello sport sta proprio nelle corse, nei rapidi cambi di direzione, nei salti al limite dell’umano ma soprattutto nel pericolo che i ragazzoni vestiti come se andassero a un torneo medievale corrono ad ogni singola azione. Potenza bruta, uomo contro uomo, ancestrale scontro tra arieti, montoni, rinoceronti, cervi dai palchi imponenti, ecc. ecc. ecc.
Da una simile citazione naturalistica parte l’assunto base
del film: non siamo stati creati per quel genere di scontri testa contro testa.
Il nostro cervello, molle oggetto in una scatola chiusa, non può sopportare
quei colpi ripetuti, quelle microlesioni che prendono il nome di CTE (encefalopatia cronica traumatica).
Follia, aggressività, depressione, ecc. sono le conseguenze a lungo termine,
disturbi di cui i giocatori professionisti di football sembrano soffrire.
Giocare a football, in soldoni, fa male. Tanto male. Ma è
anche lo sport più amato e remunerativo d’America. Per The Event, il superbowl,
la finale del campionato NFL, gli Stati Uniti si fermano. Come conciliare
allora la sicurezza e la salute dei giocatori con le esigenze di guadagno di un
mondo che dà lavoro a migliaia di persone? È un po’ lo stesso dilemma che sorge
tra le esigenze ambientali o di salute degli operai di una fabbrica e la
necessità di doverla tenere aperta, nonostante sia inquinante, per fare i modo
che le persone possano continuare a lavorarci.
Questo amletico dubbio, tuttavia, per il dottor Bennet Omalu
è semplice da risolvere. Lui deve denunciare, deve far sapere al mondo ciò che
nemmeno i giocatori sanno: giocare a football fa impazzire. Il film si basa
tutto su questo: la ferrea volontà del dottore, supportato da altri colleghi e
osteggiato da molti altri, e i tentativi di insabbiamento della NFL. La vicenda
prosegue per alcuni anni. Quando però la verità diventa talmente evidente da
essere ovvia, la Lega riconoscerà il problema.
Quindi le ipotesi di Omalu si dimostrano esatte, di football
si muore. Gli eventi narrati coprono gli anni dal 2002 al 2006 circa, quindi qualcosa è cambiato oggi? Il film dà una risposta che ci limiteremo a raccontare: il
dottore, nella scena finale, dopo aver ricevuto un’offerta di lavoro
eccezionale dal governo statunitense, si ferma davanti a un campetto dove due
squadre si stanno allenando. Parte l’azione, un giocatore palla stretta in mano
si lancia in corsa mentre un difensore si prepara ad affrontarlo. L’ultimo
frame inquadra i due ragazzi un decimo di secondo prima dello scontro, testa
contro testa.
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