Google+

24 febbraio 2015

300 L'alba di un impero, la recensione di coppia


Vorrei proporvi un esperimento. L’idea è quella di creare una recensione di coppia, ovvero un dialogo che in una serie di battute parli del film e delle impressioni sul film, così per divertirmi e divertire.  Ho pensato di iniziare da 300, L’alba di un impero. Il motivo? l'ho rivisto da poco.

Lei: «No, assolutamente NO. Quella roba lì non la voglio vedere»
Lui: «L’ultima volta hai scelto tu e io non ho discusso».
«Touchè»

102 minuti dopo

Lui si volta e inizia a parlare: «Allora? Nemmeno all’intervallo hai detto niente. Cosa ne pensi?».
«Vorrei sapere prima il tuo di giudizio – ribatte prontamente Lei – E asciugati la bava, fai ridere. Vedi Eva Green a seno scoperto e impazzisci. Oltretutto quando l’hanno presentata mi sono fatta due belle risate “la sua ferocia era pari solo alla sua bellezza”, e poi la trucchi come uno spaventapasseri appena sveglio…bah!».
«Beh il suo perché ce l’ha, comunque».
«Sì va beh, lasciamo perdere. Allora che mi dici? Piaciuto?», incalza Lei.

«In realtà mi ha un po’ deluso. Sai, sono un grande fan del primo, quelle frasi rimaste nella storia, calci in strane voragini senza fondo, quelle sono cose che lasciano il segno … insomma, avevo delle aspettative alte! Epico è epico e di sangue ce n'è a palate ... oltretutto che pressione arteriosa avevano ‘sti persiani?!»
«Già, esplosioni di sangue alla Quentin Tarantino, molto realistiche», aggiunge Lei, annuendo.
«Realismo? Ne vogliamo parlare del realismo?! Di realistico non c’era nemmeno la luna … letteralmente».
«Grossina, in effetti, ecco allora cosa provocava quegli strani effetti di marea», dice Lei, continuando ad annuire.

«Beh, e il cavallo lanciato attraverso le fiamme e i relitti che affondano? Il soldato che si lancia sulle navi persiane da 148 metri, atterrando in piedi? Io mi sarei spezzato pure le ossa delle orecchie».
«Ma sì, devono stupire, scioccare, l’altro era forse realistico?», domanda Lei.
«No ma un po’ di contegno lo manteneva».
«Lasciamo perdere», taglia corto Lei.
«Lasciamo perdere un corno!», Lui sembra surriscaldarsi, la voce trema, i muscoli si tendono, poi prosegue: «è surreale, fisicamente inesatto e storicamente campato per aria! Era Milziade l’eroe di Maratona e Dario non l’ha certo ucciso Temistocle (Sullivan Stapleton, ndr)!»
«Diventi sexi quando fai l’intellettuale»
« … »

Lui ignora il commento: «E quando non si uccidono, sproloquiano in maniera tanto altisonante da diventare stucchevoli. Siamo passati dall’incisivo e ormai proverbiale “Questa è follia, questa è blasfemia, questa è Sparta” a sparate di mezz’ora, barocche come le statue del Bernini che nauseano invece di creare pathos. Quando parla la moglie di Leonida (Lena Headey, alias Cersei Lannister in trono di spade e la madre della ragazzina in Shadowhunters, ndr) i notoriamente acculturati soldati spartani  tra un po’ devono sfogliare il dizionario … ».
«Il tuo sex appeal è alle stelle»
«…»

Questa volta è Lei a riprendere a parlare: «Beh però secondo me la scena di sesso un po’ di prurito te l’ha messo …», sul viso le si dipinge un’espressione ammiccante.
«Quella in cui si scaraventano da tutte le parti cercando di sopraffarsi l’un l’altra?», domanda Lui, ironico.
«No, l’altra, quella in cui dopo si fanno le coccole per 34 minuti …», ribatte Lei, canzonandolo.
«Forse ero a prendere i popcorn e me la sono persa; oppure all’intervallo sei uscita e hai cambiato sala. Comunque più che altro ho sghignazzato quando gli altri chiedono a Temistocle i particolari dell’incontro con la bella e assassina Artemisia e lui ha un’espressione come per dire “raga mollatemi, ho avuto una serata pesante”».

«Va beh, ho capito, non ti è piaciuto …».
«Non proprio. E poi come fai a dire agli amici non ti è piaciuto Trecento 2 la vendetta! Fai la figura del raffinato! Diciamo che se le scene a rallentatore nel primo film erano uno stratagemma per focalizzarsi su particolari minuti dei fisici, delle armi o dei combattimenti, qui lo usano come se fosse acqua fresca. Ogni fendente, un rallenty … e che peso …».
Lui prosegue: «I personaggi sono solo sfavillanti caricature di uomini, troppo solidi, troppo poco umani, difficile affezionarsi a loro; Artemisia è una donna dall’infanzia stuprata e mutilata che per superare il trauma “ha venduto l’anima alla morte”. Uccide qualsiasi cosa che si muove e, da ottimo stratega, manda migliaia di uomini a morire. E ovviamente troverà una sola anima affine nell’arte guerriera, un solo maschio degno di lei, il nostro ammiraglio Temistocle».

«“Tutti dovranno vedere che noi abbiamo scelto di morire in piedi pur di non vivere in ginocchio”, spara una bella frasona però»
«Già, più banale di questa … e lasciamo perdere il piuttosto prematuro nazionalismo greco e le idee di libertà trite pure per un film del genere. A volte ho rischiato l’abbiocco. Forse sono io che non riesco più a godermi un film in pace, senza per forza farci le pulci».
«Quando fai il cinefilo navigato raggiungi la vetta massima della tua sensualità».

Lui si dà piccole pacche sulla rilassata muscolatura addominale (nel film persino le rocce hanno gli addominali scolpiti, ndr) e fa un sospiro: «Andiamo a mangiare qualcosa va! Mi pare che facciano dei bei panozzi al piano di sotto».
Lei lo guarda e lo prende a braccetto. Si incamminano.
Camera indietro, dissolvenza e … titoli di coda.

Nessun commento:

Posta un commento