Vorrei proporvi un esperimento. L’idea è quella di creare una recensione di coppia, ovvero un dialogo che in una serie di battute parli del film
e delle impressioni sul film, così per divertirmi e divertire.
Ho pensato di iniziare da 300, L’alba di
un impero. Il motivo? l'ho rivisto da poco.
Lei: «No, assolutamente NO. Quella roba
lì non la voglio vedere»
Lui: «L’ultima volta hai scelto tu e io
non ho discusso».
«Touchè»
102 minuti dopo
Lui si volta e inizia a parlare: «Allora?
Nemmeno all’intervallo hai detto niente. Cosa ne pensi?».
«Vorrei sapere prima il tuo di giudizio
– ribatte prontamente Lei – E asciugati la bava, fai ridere. Vedi Eva Green a
seno scoperto e impazzisci. Oltretutto quando l’hanno presentata mi sono fatta
due belle risate “la sua ferocia era pari solo alla sua bellezza”, e poi la
trucchi come uno spaventapasseri appena sveglio…bah!».
«Beh il suo perché ce l’ha, comunque».
«Sì va beh, lasciamo perdere. Allora che
mi dici? Piaciuto?», incalza Lei.
«In realtà mi ha un po’ deluso. Sai, sono
un grande fan del primo, quelle frasi rimaste nella storia, calci in strane
voragini senza fondo, quelle sono cose che lasciano il segno … insomma, avevo
delle aspettative alte! Epico è epico e di sangue ce n'è a palate ... oltretutto che
pressione arteriosa avevano ‘sti persiani?!»
«Già, esplosioni di sangue alla Quentin
Tarantino, molto realistiche», aggiunge Lei, annuendo.
«Realismo? Ne vogliamo parlare del
realismo?! Di realistico non c’era nemmeno la luna … letteralmente».
«Grossina, in effetti, ecco allora cosa
provocava quegli strani effetti di marea», dice Lei, continuando ad annuire.
«Beh, e il cavallo lanciato attraverso le
fiamme e i relitti che affondano? Il soldato che si lancia sulle navi persiane
da 148 metri, atterrando in piedi? Io mi sarei spezzato pure le ossa delle
orecchie».
«Ma sì, devono stupire, scioccare,
l’altro era forse realistico?», domanda Lei.
«No ma un po’ di contegno lo manteneva».
«Lasciamo perdere», taglia corto Lei.
«Lasciamo perdere un corno!», Lui sembra
surriscaldarsi, la voce trema, i muscoli si tendono, poi prosegue: «è surreale,
fisicamente inesatto e storicamente campato per aria! Era Milziade l’eroe di
Maratona e Dario non l’ha certo ucciso Temistocle (Sullivan Stapleton, ndr)!»
«Diventi sexi quando fai
l’intellettuale»
« … »
Lui ignora il commento: «E quando non si
uccidono, sproloquiano in maniera tanto altisonante da diventare stucchevoli.
Siamo passati dall’incisivo e ormai proverbiale “Questa è follia, questa è
blasfemia, questa è Sparta” a sparate di mezz’ora, barocche come le statue del
Bernini che nauseano invece di creare pathos. Quando parla la moglie di Leonida
(Lena Headey, alias Cersei Lannister in
trono di spade e la madre della ragazzina in Shadowhunters, ndr) i notoriamente
acculturati soldati spartani tra un po’
devono sfogliare il dizionario … ».
«Il tuo sex appeal è alle stelle»
«…»
Questa volta è Lei a riprendere a
parlare: «Beh però secondo me la scena di sesso un po’ di prurito te l’ha messo
…», sul viso le si dipinge un’espressione ammiccante.
«Quella in cui si scaraventano da tutte
le parti cercando di sopraffarsi l’un l’altra?», domanda Lui, ironico.
«No, l’altra, quella in cui dopo si
fanno le coccole per 34 minuti …», ribatte Lei, canzonandolo.
«Forse ero a prendere i popcorn e me la
sono persa; oppure all’intervallo sei uscita e hai cambiato sala. Comunque più
che altro ho sghignazzato quando gli altri chiedono a Temistocle i particolari
dell’incontro con la bella e assassina Artemisia e lui ha un’espressione come
per dire “raga mollatemi, ho avuto una serata pesante”».
«Va beh, ho capito, non ti è piaciuto …».
«Non proprio. E poi come fai a dire agli
amici non ti è piaciuto Trecento 2 la vendetta! Fai la figura del raffinato! Diciamo
che se le scene a rallentatore nel primo film erano uno stratagemma per
focalizzarsi su particolari minuti dei fisici, delle armi o dei combattimenti,
qui lo usano come se fosse acqua fresca. Ogni fendente, un rallenty … e che
peso …».
Lui prosegue: «I personaggi sono solo sfavillanti
caricature di uomini, troppo solidi, troppo poco umani, difficile affezionarsi
a loro; Artemisia è una donna dall’infanzia stuprata e mutilata che per
superare il trauma “ha venduto l’anima alla morte”. Uccide qualsiasi cosa che
si muove e, da ottimo stratega, manda migliaia di uomini a morire. E ovviamente
troverà una sola anima affine nell’arte guerriera, un solo maschio degno di lei,
il nostro ammiraglio Temistocle».
«“Tutti dovranno
vedere che noi abbiamo scelto di morire in piedi pur di non vivere in ginocchio”,
spara una bella frasona però»
«Già, più banale di questa … e lasciamo
perdere il piuttosto prematuro nazionalismo greco e le idee di libertà trite
pure per un film del genere. A volte ho rischiato l’abbiocco. Forse sono io che
non riesco più a godermi un film in pace, senza per forza farci le pulci».
«Quando fai il cinefilo navigato
raggiungi la vetta massima della tua sensualità».
Lui si dà piccole pacche sulla rilassata
muscolatura addominale (nel film persino
le rocce hanno gli addominali scolpiti, ndr) e fa un sospiro: «Andiamo a
mangiare qualcosa va! Mi pare che facciano dei bei panozzi al piano di sotto».
Lei lo guarda e lo prende a braccetto.
Si incamminano.
Camera indietro, dissolvenza e … titoli
di coda.
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